Nel 2009, a 86 anni, Wyslawa Szymborska ha pubblicato Qui, una nuova raccolta poetica. In italiano è entrata nel volume La gioia di scrivere (Adelphi), che ha un sottotitolo non proprio preciso, Tutte le poesie 1945-2009: non preciso perché in realtà mancano all’appello alcune —poche— poesie giovanili, ripudiate e sigillate molto presto dall’autrice, insieme alla sua effimera militanza comunista.
Senz’altro un giorno quei testi per lei forse ingombranti saranno ristampati: basta aspettare. Intanto ecco, dal recentissimo Qui, un poemetto scritto, per così dire, a quattro mani con un pittore, Vermeer: il poema della quotidianità che incontra la luce dell’immortalità.
Vermeer
Finché quella donna del Rijksmuseum
nel silenzio dipinto e in raccoglimento
giorno dopo giorno versa
il latte dalla brocca nella scodella,
il Mondo non merita
la fine del mondo.
Credo che sia stato Cocteau che, alla domanda su cosa sarebbe da salvare se il Louvre un giorno prendesse fuoco, ha risposto: “Il fuoco!”. Ovviamente, Wyslawa Szymborska è di tutt’altro parere.
venerdì 16 luglio 2010
Wyslawa Szymborska: ancora qui
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